Anastasia Verticordi è una studentessa di Roccantica.
Blasé è una parola che sembra cucita su di lei. La maggior parte dei privilegi di cui ha goduto durante l’infanzia e la giovinezza grazie al denaro di suo padre Gualtiero, segretario del Ministro della Magia, le fanno storcere il naso. È sempre spettinata, usa borse malconce e scarpe di second’ordine ma ogni cosa del suo atteggiamento sembra frutto di un calcolo sottile. La sua vita è destinata alla poesia, continua a ripetere, scriverà versi che un giorno rivoluzioneranno il mondo. I suoi sodali del club Betelgeuse, fondato negli ultimi anni di Torrebruma, ne sono convinti. Il club si propone di coltivare e diffondere la conoscenza dell’arte, in particolare dell’arte poetica, nonché di elevare lo spirito dei suoi adepti attraverso esperienze inusuali.
Legami pubblici[]
Al tempo di Torrebruma ha stretto un saldo rapporto di amicizia con Alberto Almardenti, rapporto che continua tuttora e che ha portato alla fondazione del Club Betelgeuse. Venendo da una famiglia aristocratica del mondo magico conosce Augusto Crinieri, con il quale ha condiviso fin troppe volte la tortura di un ricevimento formale a cui entrambi erano costretti a prendere parte. Verticordi non è la sola che si interessa di letteratura, anche Carlo Enrico Boschi pare che sia un aspirante scrittore, ma in realtà è solo un poseur, uno che crede di essere il migliore solo perché ha vagabondato tra i babbani per qualche tempo e ora carica le sue poesie di immagini decadenti e penose con l’intento di stupire il lettore; un poeta, invece, si vede nello stile, nel modo di vivere, nell’atteggiamento che adopera di tutti i giorni e il Boschi non ha alcuno stile, solo tante parole vuote. I due sono rivali e in continua competizione.