Inutile girarci attorno: Calibano Prosperi è un mangiamorte. O meglio era un mangiamorte.
La sua appartenenza alle schiere italiane del Signore Oscuro durante la Seconda Guerra Magica è cosa risaputa. Così come sono noti i suoi crimini, Calibano infatti non si è risparmiato nel corso del conflitto, macchiandosi di atroci delitti e dimostrandosi una spina nel fianco del corpo auror fino al giorno del suo arresto. Sul volgere della fine della guerra, il feroce Calibano si consegnò agli auror e da quel momento in poi non oppose più alcuna resistenza, accettando di collaborare con le autorità e rivelandosi un prezioso informatore, grazie al quale numerosi maghi oscuri furono catturati e rinchiusi ad Azkaban. Sorte che, nonostante tutto, toccò a Calibano stesso, seppur con una riduzione della pena. Cosa condusse un mangiamorte, conosciuto per la sua crudeltà, a deporre le armi è un mistero sul quale i rotocalchi non sono mai riusciti a fare luce. C’è chi ha sostenuto che avendo previsto la sconfitta abbia scelto di cercare clemenza, chi invece pensa vi sia di più. Ciò che è certo è che gli anni ad Azkaban, al fianco dei compagni che lui stesso aveva tradito, sono stati impietosi nei suoi confronti, tanto quanto i dissennatori. Scontata la sua condanna, Calibano non è più riuscito a trovare il suo posto in società, del fiero mangiamorte di un tempo non resta che un placido emarginato che recentemente ha deciso di vivere nella piccola Collescuro.