Clarissa Lira è una Mentalista di Azkaban.
Azkaban non è solo terrore, dissennatori, maghi e streghe in catene, ma anche interminabile ricerca della verità, laddove sia necessario scoprire malefatte ancor peggiori dei motivi che hanno condotto in cella il reo. Trovare il bandolo in discorsi sconnessi e contorti, avventurarsi in folli labirinti mentali senza perdervisi e cavare fuori, brandello dopo brandello, orrende verità è il compito che per anni è stato svolto dalla mentalista Clarissa Lira, una delle poche streghe italiane assegnata in via permanente dal Ministero della Magia ad Azkaban. Eccezionalmente brillante sin dagli anni accademici, la sua tesi in Difesa Contro le Arti Oscure dal titolo 101 modi di prevedere il lancio di un Anatema che Uccide è ancora oggi considerato nell'Arcaniversitas un mirabile esempio di mentalismo applicato alla difesa pratica. Profondamente empatica, in grado di scrutare il corso dei pensieri altrui anche senza ricorrere alla magia, Clarissa è una donna all'apparenza mite, gentile e introversa, ma che nasconde nel suo animo una forza smisurata. È infatti solo grazie alla sua tempra che è riuscita a svolgere il proprio lavoro senza esserne travolta, sebbene non manchino voci e malelingue che sostengono che il suo equilibrio mentale sia profondamente incrinato, e che sia ad una spanna dal diventare come i suoi "pazienti". È stata testimone di racconti raccapriccianti, è venuta a conoscenza di segreti indicibili, è riuscita a salvare numerose vite grazie alle informazioni recuperate, meriti che l'hanno condotta a ricevere numerose menzioni d'onore per il suo operato, sebbene siano i casi falliti, laddove nemmeno tutta la sua abilità è stata sufficiente per estrapolare la verità, quelli ad aver lasciato un solco maggiore nel suo cuore. Il ritorno in patria l'ha catapultata in una realtà profondamente diversa come quella di Roccantica, eppure il suo innegabile sesto senso, le dice che forse qui più che altrove, le sue capacità torneranno utili.
Legami pubblici[]
Ha frequentato l’Accademia Marziale Gladius negli stessi anni in cui c’era anche Anselmo Dalba. Lavorando ad Azkaban conosce molto bene Ulisse Corvari. Alcuni dicono che sia stato suo paziente. Pare che fosse amica della magipsicologa Penelope Costante, ma al momento le due sembrano più rivali che altro. Trasferitasi a Borgotorvo con la delegazione di Azkaban, sembra collaborare molto bene con le autorità locali rappresentate dal comandante del presidio auror, Tancredi ‘Argo’ Adamante. Clarissa è responsabile, in qualità di mentalista, dei prigionieri italiani.
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