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Elfrido Malarnese è il maggiordomo della famiglia Tramontani.

Quando Elfrido è nato suo padre era il maggiordomo del marchese Corvino Tramontani, come suo nonno prima di lui e oggi Elfrido lo è della marchesa Olimpia. Se c'è una persona che conosce la storia di questa antica casata, questi è certamente lui. Legato alla Famiglia da un senso del dovere derivante dalla tradizione e dai principi ai quali è stato educato, ne è rimasto al servizio nonostante questa sia caduta in disgrazia. Qualcuno dice che non riceva che uno stipendio simbolico. Capita spesso di sentirlo borbottare di fronte ad un bicchiere di grappa pungente, di come rimpianga continuamente i "bei giorni andati", quando il nome della famiglia Tramontani incuteva terrore e rispetto. Di indole crudele e dalla lingua pungente non risparmia il suo umorismo nero agli studenti dell'Arcaniversitas che ancora non conoscono il mondo.

Elfrido ha ricoperto l'incarico di custode di Roccantica fino alla morte di suo padre. Il suo successore è stato Gustavo Morgagni.

Legami pubblici[]

Elfrido è il vero braccio destro della marchesa Olimpia Tramontani alla quale è assolutamente devoto, nonostante questa non manchi di mantenere il rapporto formale nobile-servitù. Ha visto crescere i gemelli Regina e Marzio, nutre per entrambi un sentimento molto vicino all’affetto e asseconda ogni loro desiderio con sollecitudine. O meglio nutriva, perché Marzio è deceduto durante la Notte delle Sfingi. Non approva che Regina frequenti Dorothea Crinieri, nipote di Leonida Crinieri, ma il suo ruolo gli impone di mordersi la lingua quando le due passano del tempo insieme. Acquista ciò che serve al Villino Tramontani presso lo spaccio di Borgotorvo, fingendo di non sentire quando qualcuno cerca di fare dell’ironia sulla discutibile qualità delle merci di Ephraim Voltavento rispetto ai fornitori dei bei tempi andati. Quando incontra il funzionario della Gringott Eben Scrudigiani è cordiale e deferente, non fosse che più di qualcuno ha notato nel suo sguardo un certo astio per l’uomo, forse a conferma della voce che vuole che i Tramontani siano debitori dei folletti della Gringott per un grosso prestito.