Il Giudice di Brissac è l’ultimo dei quattro fantasmi di congrega tradizionali ad essersi legato a Roccantica, nel 1893, quando la speranza dei Virenhydra di tornare ad avere avere uno spirito tutto loro era sparita. Brissac ha trascorso la sua vita a metà tra la Francia e l’Italia dove si è specializzato a Roccantica in Diritto del Mondo Magico e Babbanologia. Durante quegli anni è diventato capo congrega, trovando poi un modo per partecipare attivamente all’abolizione di questa carica. Il Giudice di Brissac è un fantasma gentile e posato ma anche severo e integerrimo all’occorrenza. Davanti alla legge non serve sperticarsi in manfrine, cercando favoritismi di qualche tipo, poiché la legge è uguale per tutti e va sempre applicata. Quando qualcuno pensa di fare una bravata, il Giudice di Brissac è sempre pronto a riprenderlo, perché una singola fragola marcia può rovinare la marmellata. Nessuno è migliore di qualcun altro e nessuno dovrebbe decidere da solo con le proprie azioni per nessun altro. Ecco perché non è disposto a chiudere un occhio neanche per se stesso. Si dice infatti che si sia condannato a morte per aver rubato una brioche. Il Giudice di Brissac apprezza in particolar modo chiunque si dimostri corretto e disposto a dare una mano al prossimo.
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