Mirta Florio è un'erbologa di Borgotorvo.
Che fosse una profumata tisana cavaporri o una tentacolare mondazanza in vaso, il posto giusto per gli acquisti verdi a Borgotorvo è sempre stata la bottega “l’Erbavoglio” della famiglia Florio. Una passione per l’erbologia passata di madre in figlia per generazioni, anche grazie ad uno dei maggiori orti erboristici della zona, secondo solo a quello dei Tramontani, costruito in secoli di meticolosa cura. Finché, quando Mirta era una bambina, un terribile incendio non distrusse tutto, colpendo duramente le finanze della sua famiglia. A seguito della specializzazione all’università di Roccantica, Mirta fu costretta ad accettare un impiego al Ministero come consulente, un lavoro che non ha mai amato, ma che le era necessario. Dopo otto lunghi anni finalmente ha racimolato abbastanza ottagoni da porre le basi ad un nuovo commercio ed ha finalmente rispolverato l’insegna dell’Erbavoglio e dissodato il terreno riarso dell’orto della sua famiglia. Riuscirà a recuperare i clienti di un tempo (primo fra tutti il prestigioso ateneo) e a farsene di nuovi per restituire il secolare lustro all’azienda di famiglia?
Legami Pubblici[]
Marilù Birmani è un’amica d’infanzia, da bambine giocavano spesso insieme nell’orto botanico della famiglia Florio. Il professore di Pozioni di Roccantica, Levante Terzio Servelli De Profundis non ha mancato di fare visita alla bottega e di dirne - stranamente - un gran bene. Tra i primissimi clienti lo studente Carlo Enrico Boschi che sembra intendersi di erbe.