Randwig Feldman è il maggiordomo dell'antica e nobile casata tedesca von Kopperstein.
Perché tutti lo chiamino “il servo” del barone Siegfried von Kopperstein, quando in fondo ricopre più il ruolo di un maggiordomo, Randwig non se lo domanda. Probabilmente il motivo risiede nel fatto che Randwig si affretta ad eseguire qualsiasi ordine gli venga dal suo padrone senza discutere, e sprofondandosi in inchini (cosa che fa dinanzi a chiunque ricopra una qualche posizione sociale). O forse a causa del suo aspetto dimesso e curvo, della sua andatura zoppicante, che lo fanno sembrare una sorta di magonò storpio. La realtà è che il giudizio degli altri a Randwig non ha mai interessato. In generale schivo, è bravissimo a non farsi notare, e ciò gli consente di ascoltare conversazioni molto private senza che i dialoganti se ne accorgano. Se interpellato, è gentile e servizievole con tutti, anche quando il suo sguardo, a ben guardare, appare teso e sfuggente. È difficile che qualcuno gli rivolga la parola per conversare anziché dargli un ordine; ma quei pochi restano in genere colpiti dal suo eloquio e dalla varietà degli argomenti di cui è in grado di parlare, e si chiedono come mai non aspiri a una professione più elevata. Tuttavia, Randwig sembra soddisfatto della sua occupazione e devoto e grato al suo padrone, e si schermisce se qualcuno ravvede in lui una qualche dote. Nessuno sa da quanto tempo egli sia al servizio della famiglia von Kopperstein. Il barone, se qualcuno glielo domandasse, risponderebbe probabilmente “Oh, da sempre”. Ma non si capisce come sia possibile, data l’età ancora abbastanza giovane di Randwig.
Legami Pubblici[]
Il solo legame conosciuto è quello, di servitù, con il barone Siegfried von Kopperstein. Da quando si trova a Borgotorvo, lo si vede spesso, in posizione defilata e da solo, alla taverna Grancamino. Può darsi che con la taverniera Isotta Caldobrodo, quando si trova con lei a quattr’occhi, scambi qualche chiacchiera. C’è chi sostiene di averlo intravisto al Malvicolo, ma non potrebbe giurarci.
22022018