Verena Sangiano è una studentessa di Roccantica.
Qualsiasi sia l’ingiustizia da combattere, Verena è in prima fila, da vent’anni. Uscita dalla scuola di Torrebruma, ha salutato la propria famiglia babbana e ha cominciato a viaggiare per la penisola dedicandosi anima e corpo alla cause dell’integrazione e della giustizia sociale. La stagione dell’attivismo però gli ha lasciato l’amaro in bocca e un solo grande insegnamento: il sistema può essere cambiato solo dall’interno. Con l’entusiasmo con cui ha sempre condotto la sua vita ha deciso quindi di ricominciare gli studi per entrare in politica, magari iniziando dal Ministero nel Dipartimento Relazioni con i Babbani. Amante dello spirito di squadra e ferma assertrice del valore dello sport nella società, ha trovato nella Pugna l’arena giusta per costruire forti rapporti personali caratterizzati da lealtà, abnegazione e fiducia.
Legami pubblici[]
Verena è stata molto entusiasta di incontrare un uomo del quale ha sempre apprezzato l’impegno politico: Arturo Achillea, il quale ha potuto darle qualche dritta per parlare con le persone giuste. È probabilmente l’unica persona che abbia completamente compreso Amelia Neri, con la quale ha una relazione stabile ormai da qualche anno. Le due si sono conosciute ad una manifestazione per i diritti dei Babbani in cui Amelia si occupava di sicurezza e Verena manifestava nella prima fila del corteo. La sera si sono ritrovate nello stesso pub irlandese dove la radio trasmetteva i mondiali di Pugna, la burrobirra ha fatto il resto. Ormai il rapporto si è cementato, dimostrando una complicità ed un feeling davvero invidiabili: le due ragazze sono l’esempio lampante per tutti che il legame che unisce due persone con gli stessi ideali e le stesse passioni è davvero inscindibile. A Torrebruma era molto in sintonia con la supplente di Trasfigurazione, la professoressa Lunachiara Esculapi, è stata una bella sorpresa ritrovarla a Roccantica. A Torrebruma inoltre ha conosciuto Mirocleto Teofoscari con il quale condivide l’interesse per il mondo babbano e che ha messo su una specie di club a Roccantica. Verena non ha mai nascosto la sua antipatia per Alexandra Cosmati, figlia del Ministro della Magia. È convinta che il Ministero sia corrotto e ha sempre contestato il suo operato. Quando ha saputo la figlia di Cosmati era sua compagna di studi a Torrebruma, Verena ha colto la prima occasione per affrontarla e spiattelarle quello che pensa del ministro suo padre davanti a tutti, per i corridoi di Torrebruma. Tra le due, ovviamente, è nata una faida feroce che continuerà a Roccantica. Ha stretto dei forti legami con tutti i membri della congrega Virenhydra, i quali sono riusciti ad unirsi e collaborare al meglio per tutto il semestre, e proprio questo legame è stato il segreto che li ha portati a vincere l’ambitissima coppa delle congreghe di Arcaniversitas. In particolare con Caterina de Santis, ma anche Carlo Enrico Boschi e, ovviamente, Amelia. Verena si è fatta molto ispirare dal Giudice di Brissac, fantasma di Virenhydra, e lo ritiene la dimostrazione che la giustizia è immortale, se ci sono persone disposte a credere in essa.
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