Virginia De Lupis è una scrittrice di romanzi rosa di chiara fama.
Sono poche le streghe che sono riuscite a dimenticare le palpitazioni provate leggendo Le calde notti di Azkaban, ancor meno quelle che non hanno sentito un calore pervadergli il petto e imporporargli le guance scorrendo le pagine di L’imperius dei sensi, il capolavoro che ha consegnato Virginia all’olimpo della letteratura romantica. Nota per il suo sguardo sognante capace di cogliere le sfumature rosa in ogni situazione, anche nelle più improbabili, Virginia è altrettanto conosciuta per essere una spudorata impicciona, a tratti invadente, costantemente alla ricerca di ispirazione per una nuova storia d’amore da raccontare alle sue affezionate lettrici (e non pochi affezionati lettori). Anche a costo di crearne appositamente una, noncurante dell’imbarazzo delle malcapitate vittime, perché per lei la realtà è materiale migliore della fantasia. Deve essere questo il motivo che ha spinto la signorina (lei ci tiene molto che la si chiami “signorina”) De Lupis a visitare Roccantica di questi tempi, è ormai risaputo che l’Arcana Università, così come Borgotorvo , sono diventati scenario tanto di oscuri avvenimenti quanto di torbide relazioni romantiche. O forse come sostiene Dragospia - dopo averla intervistata in merito al suo prossimo, provocatorio e provocante, romanzo Crucio e Delizia - è lei stessa ad essere alla ricerca dell’amore. Infatti per quanto Virginia sia una strega a cui manca il termine “discrezione” nel vocabolario, non fa mai parola della sua vita privata e quando le si chiede di parlare delle sue esperienze sentimentali, la scrittrice diviene silenziosa, non riesce a trattenere i sospiri ed il suo sguardo si fa trasognato e malinconico.
Legami Pubblici []
Voci di corridoio dicono che quando Stefano Magorè frequentava Roccantica assieme a Virginia, questo si sia preso una cotta per lei conclusasi con un sonoro due di picche. Sembra non apprezzare molto il suo collega Theodore Marcus Cellardoor.
080818